NEWS – Tragico incidente del 27-08-2016 per il Karateka Fijlkam Marco Santini e la sua famiglia.

TAIL KARATE FIJLKAM PUGLIESE IN LUTTO: IL 29 AGOSTO 2016 I FUNERALI DEL KARATEKA MARCO SANTINI E DEI SUOI GENITORI VITTIME DI UN TRAGICO INCIDENTE NELLA SS 106 ALLE ORE 4 DI GIORNO 27.

I funerali della famiglia Santini, vittima di un tragico incidente stradale avvenuto all’alba del 27 agosto, si sono svolti presso la Chiesa Massimiliano Kolbe al Quartiere Paolo VI di Taranto. A perdere la vita sono stati: il giovane Karateka di 19 anni Marco Santini (Atleta di alto profilo del CTR Puglia e componente della Puglia Competitors), il padre Roberto Santini (51 anni messinese e militare della Guardia di Finanza in servizio a Taranto) e la madre Rossella Scardiello (docente universitaria infermieristica) mentre rimane gravemente ferita sua sorella Giorgia Santini (attualmente ricoverata presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale di Cosenza.

Intervenuti al rito funebre il Vice Sindaco di Taranto, le massime Autorità regionali, provinciali e distrettuali della Guardia di Finanza, il Vice Presidente di Settore Karate Fijlkam con a seguito Dirigenti, Ufficiali di Gara ed Insegnanti Tecnici mentre il suo Maestro e gli Atleti di palestra lo hanno onorato indossando il tradizionale Kimono. Una marea di gente si è messa in preghiera per questa famiglia prematuramente scomparsa.

Tutti uniti in un unico, simbolico e commosso abbraccio hanno ricordato una “Famiglia Esemplare” coesa, carismatica, umile e propositiva, disgraziatamente strappata alla vita ma indissolubilmente destinata ad albergare nei cuori di quanti hanno avuto la gioia di viverli.

Impossibile non meditare su quanto accaduto, non interrogandosi sul destino crudele e sulla impotenza ed il vuoto che inesorabile corrode l’animo di chi resta a piangerli. Diventa ora necessario pregare affinché almeno per la piccola Giorgia sia preservato in dono della vita.

La Fijlkam Puglia mostra e dimostra tutta la stima e l’affetto autentico nei confronti della famiglia Santini, ricordando ed esaltando le grandi virtù che caratterizzano lo stile comportamentale di un giovane ragazzo e karateka accompagnato, lungo il cammino della vita, da una coppia di genitori che avevano deciso appunto, fin da tenerissima età, di fargli ottenere una crescita psicofisica, sposando e maturando i nobili valori cardini che sono alla base della disciplina del Karate Fijlkam.

Di quanto accaduto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire!. Pertanto dobbiamo fare: dell’interruzione un nuovo cammino, della caduta una ripresa da karateka, della paura una scala, del sogno un ponte, del bisogno un incontro!.

Cristina Di Raimondo