Due squadre pugliesi a Mosca per gli Europei di karate Un quinto e un settimo posto ottenuti dalle squadre che hanno rappresentato quest’anno la Puglia nei Campionati Europei a rappresentativa regionale. Un quinto e un settimo posto, per le due squadre pugliesi di karate che hanno preso parte ai Campionati Europei a rappresentativa regionale tenuti a Mosca il 9 e il 10 giugno. Un risultato senza dubbio importante. “È la prima volta che la Puglia occupa questi posti in classifica a questa competizione” sottolinea il maestro Giuseppe D’Arpa “Il livello è molto alto, ma nonostante questo, entrambe le nostre squadre meritavano il podio, soprattutto quella di kata”. La squadra della disciplina del kata (forma), formata da Samuel Stea, Sgobba Aharon Mathias e Alessandro Adducci ha vinto 5-0 il primo incontro con la squadra spagnola (è stato l’unico 5-0 dell’intera categoria), nonostante il coefficiente di difficoltà del kata avversario fosse più alto, per poi perdere in finale di poul contro la Marmara – Turchia per 3-2 a causa di un piccolo squilibrio di Sgobba. Nel ripescaggio la Puglia ha disputato la finale per il terzo posto contro la squadra di casa, perdendo incredibilmente per un’indecisione arbitrale. “Abbiamo fatto qualche errore, ma meritavamo il podio” dicono i tre ragazzi “Bisogna contare anche che eravamo molto nervosi perché eravamo i più giovani in gara, essendo del ’96, e che era la nostra prima esperienza internazionale”. La squadra del kumite (combattimento), formata da Alessio Colonna, Dario Gambacorta, Mirko Cantatore, Marco Monacis e Michele Martina, ha ottenuto invece il settimo posto, ripescata dopo aver perso sempre contro la Marmara, la squadra che per il secondo anno di seguito si è riconfermata campione d’Europa. Nel ripescaggio la squadra pugliese ha prima battuto per 3-1 la Ile de France, rendendo anche inutile disputare l’ultimo combattimento, ma ha perso successivamente con la squadra di San Pietroburgo per 3-2. “Poteva andare meglio” dichiara Mirko Cantatore “Entrambe le squadre potevano puntare al podio. Noi di kumite abbiamo avuto qualche difficoltà con il regolamento, leggermente diverso da quello italiano, soprattutto per quanto riguarda i contatti che sono concessi”. “Altro problema è stato l’approccio con la realtà delle gare internazionali.” Spiega il maestro Giuseppe Di Domenico “Si trovano squadre molto più decise e competitive, che vivono quotidianamente realtà differenti dalla nostra. Le nostre squadre erano le migliori dal punto di vista tecnico, ma probabilmente sono ancora un po’ ingenue. Questa è stata per molti di loro la prima esperienza internazionale, che sarà utile per quelle future”. “Bisogna lavorare” conclude il maestro Nicola Simmi, responsabile del Centro Tecnico Regionale “Ci aspettavamo di più, ma probabilmente è venuta meno un po’ di determinazione, dovevamo crederci di più.” L’appuntamento è per l’anno prossimo in Montenegro, dove sarà anche possibile mandare più squadre. Delle cinque squadre classificate, infatti, quest’anno ne sono state mandate solo due a causa delle ingenti spese di viaggio, che il Comitato Regionale non ha potuto affrontare. “Questi ragazzi” spiega Marco Romanazzi, Commissario Tecnico Regionale “hanno ancora due anni per rifarsi in questa categoria”. Ma la Puglia è tornata soddisfatta dalla trasferta russa non solo per i risultati ottenuti, ma anche per il ruolo che Vincenzo Sarappa, ufficiale di gara internazionale da quasi vent’anni, ha svolto nel corso della competizione, arbitrando ben due finali, sia quella dei cadetti maschili che dei cadetti femminili. “I problemi arbitrali non sono mancati nel corso delle due giornate” spiega l’ufficiale di gara “Soprattutto perché alcuni incontri venivano affidati a esaminandi con poca esperienza internazionale”. Sara Perilli